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La nostra CBG coltivata in Glass House è sicuramente il nostro prodotto di nicchia presentandosi con un THC inferiore allo 0,1% e un CBG al 13%. Questi valori ci permettono di commercializzare questo prodotto in tutta Europa.
Il colore si presenta chiarissimo con sfumature arancioni. Il profumo e gli aromi sono freschi e rocciosi ma delicati al palato rendendola sicuramente riconoscibile a occhi chiusi
Cos’è il CBG?
Quando la cannabis viene raccolta, essiccata e lavorata, di solito contiene solo tracce di CBG (inferiori all'1%). Per questo motivo è generalmente etichettato come cannabinoide "minore".
Tuttavia il CBG, o meglio, la sua forma acida CBGA è in realtà il primo acido cannabinoide a svilupparsi nella pianta di cannabis. Per questo motivo a volte viene definito come "la cellula staminale" della cannabis. Si trova alle sue più alte concentrazioni nelle piante di cannabis in fiore. La forma acida è semplicemente CBG con un gruppo carbossilico in più: la "A".
Mentre le piante continuano a crescere, gli enzimi convertono il CBGA in THCA (acido tetraidrocannabinolico), CBDA (acido cannabidiolico) o CBCA (acido cannabicromenico).
Dopo la raccolta, le piante vengono generalmente essiccate e lavorate. Il calore o la luce UV utilizzati in questi scenari trasforma questi cannabinoidi acidi nei loro equivalenti non acidi, come THC, CBD e CBC. Questo fenomeno è noto come decarbossilazione, ossia la rimozione di un gruppo carbossilico.
La decarbossilazione produce anche molti altri cannabinoidi (almeno 100), tutti originariamente derivati dal CBGA.
La maggior parte delle varietà di cannabis presenti sul mercato di oggi sono ceppi ad alto contenuto di THC e/o di CBD, e più THC o CBD sono presenti in una pianta, meno CBG vi è contenuto. Le diverse varietà di cannabis contengono quindi solo piccole quantità di CBG.
Cos'è il CBG?
La cannabis è una pianta estremamente complessa e, oltre al THC e al CBD, contiene molti altri cannabinoidi. Uno di questi è il cannabigerolo (CBG), un cannabinoide non psicoattivo che può essere utile nel trattamento di numerose malattie e che sta acquistando molta popolarità grazie al suo notevole valore medicinale. Ma sebbene il CBG sia dotato di proprietà medicinali affascinanti, ciò che lo rende davvero unico è la sua capacità di mutare in THC, CBD o cannabicromene (CBC) nelle giuste condizioni.
Il CBG è il grande sconosciuto della pianta di cannabis, proprio perché si trova in piccole quantità (meno dello 0,5%) e, con la restrittiva legislazione attualmente in vigore, c’è appena spazio per ulteriori ricerche oltre al THC o al CBD. Eppure il CBG è il primo cannabinoide che si forma nella pianta. Pertanto, viene considerato “la cellula staminale della cannabis” o “il padre dei cannabinoidi” perché è essenziale per creare il THC e il cannabidiolo (CBD), che sono due dei cannabinoidi con maggior presenza.
È importante sapere che il CBG è la forma non acida del CBGA, la molecola originale da cui vengono prodotti diversi cannabinoidi. Una volta che una pianta di cannabis è completamente matura, la maggior parte del CBG diventa CBGA, che successivamente si trasforma in THC, CBD e altri cannabinoidi minoritari. Come risultato, il CBG scompare perché è solo una breve fase nel processo di produzione di altri cannabinoidi.
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